Pedaggi autostradali: aumenti con cautela
Bene ha fatto il Ministro Toninelli a concertare la sospensione per tre mesi a partire dal 1° ottobre fino al 31 dicembre 2018 degli aumenti tariffari autostradali, pari al 12,89%, per la A24 e la A25.
Il Ministro ha ascoltato la categoria degli autotrasportatori, i sindaci e le organizzazioni degli utenti e si è impegnato per l’approvazione del nuovo Piano economico e finanziario (PEF), atteso da anni, che interessa le due autostrade bisognose di interventi di manutenzione straordinaria provocate dall’attività sismica e a carico del bilancio statale.
La sospensione degli aumenti dei pedaggi ha un grande valore politico ma nello stesso tempo segna un atto di governo con profondo senso di responsabilità e di giustizia.
Non è possibile, infatti, addossare ai soli utenti costi extra per finanziare azioni che interessano la generalità del paese e questo dovrebbe valere per tutte le concessioni autostradali e non.
Per avere un equo equilibrio con il concessionario è quindi opportuno rivedere gli atti che nel passato hanno regolato i rapporti tra lo Stato ed il concessionario con particolare attenzione ai livelli degli aumenti delle tariffe di pedaggio che per i professionisti del trasporto rappresentano buona parte dei costi aziendali e le relative responsabilità.
L’atto coraggioso del Ministro di sterilizzare gli effetti di un decreto governativo del passato Governo non deve affatto essere sottovalutato perché rappresenta la volontà politica di trattare in maniera diversa un problema assumendosi le responsabilità del caso e non scrollandosi di dosso lo stesso scaricandolo sui soliti cittadini – utenti.
04/10/2018