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Novembre

Pagamenti certi: una occasione perduta – Aggiornamento ILVA

Il Governo nei giorni scorsi ha presentato alla Commissione Bilancio della Camera un emendamento all’art. 19 della “Legge di Stabilità” sulla riforma dell’autotrasporto merci. Il testo dell’emendamento era stato molto criticato da tutte le Associazione del Trasporto aderenti all’UNATRAS, ma il Ministero dei Trasporti con un giro di valzer lo ha riproposto omettendo la ben nota questione del pagamento dei corrispettivi dei servizi di trasporto. 

Entreremo successivamente nel merito della radicale e subdola riforma dell’autotrasporto introdotta, per il momento, in un ramo del Parlamento dopo l’emanazione a settembre della sentenza della Corte Europea della Giustizia del Lussemburgo sui “Costi Minimi” per informare le imprese dell’autotrasporto merci che dovranno ancora attendere del tempo per vedersi riconosciute le spese ed i guadagni derivanti dal loro sacrificio di lavoro.

Tre benemeriti onorevoli (Marchetti, Carrescia e Ginato) della Repubblica hannopresentato su indicazione della Confartigianato Trasporti, un semplicissimo sub emendamento all’emendamento del Governo 19.135 che  recitava: “è preclusa la deduzione degli importi corrisposti tardivamente  (cioè dopo il termine di trenta giorni del pagamento fissato dalla legge) ad ogni fine fiscale”.

Il sub emendamento ha innescato, all’interno e all’esterno della V Commissione Bilancio, una furiosa reazione dei lobbisti  espressione della committenza commerciale che hanno trovato sponda nei rappresentanti governativi ottenendo una sospensione dei lavori della commissione e obbligando i presentatori al ritiro del sub emendamento in questione.

Confartigianato Trasporti  comprende le ragioni e l’azione di coloro che hanno tentato fino all’ultimo di fornire dignità all’autotrasportatore non capisce l’atteggiamento di chi nello scorso febbraio 2013 proponeva la certezza dei pagamenti mediante l’introduzione contrattuale di una clausola penale.

Evidentemente, questi attori principali della filiera del trasporto, preferivano una sanzione penale (che mai sarebbe arrivata) ad una certa e reale sanzione pecuniaria.

Se il sub emendamento della certezza dei tempi di pagamento fosse stato introdotto, non ci troveremo innanzi alle  disperate  situazioni  dei colleghi autotrasportatori dell’ILVA che attendano, ormai esausti, da sei mesi le loro spettanze.

Confartigianato Trasporti ha inteso, con la propria proposta sindacale,  affermare il fondamentale principio della “certezza”:

– certezza del diritto;
– certezza dei costi;
– certezza dei pagamenti;
– certezza dei tributi;
– certezza del corretto operare economico e sociale in tutti i campi.

Purtroppo, la Camera  non ha per il momento accolto la proposta ma la Confartigianato Trasporti sarà determinata in difesa di  questa, a buon diritto, irreprensibile richiesta.
 
  
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28 Novembre 2014