06
Dicembre

Pacchetto Mobilità I: Confartigianato Trasporti, dal Consiglio UE un compromesso con luci e ombre

Il Consiglio dell’UE, sotto la presidenza Austriaca, ha definito il 3 dicembre la sua posizione sulla riforma del settore dei trasporti su strada meglio conosciuto come “Pacchetto Mobilità”, presentato dalla Commissione UE nel giugno del 2017, che comprende norme sulle condizioni di lavoro dei conducenti, regole sul distacco per i trasporti internazionali e l’accesso al mercato dei trasporti.

Il Consiglio dell’UE, sotto la presidenza Austriaca, ha definito il 3 dicembre la sua posizione sulla riforma del settore dei trasporti su strada meglio conosciuto come “Pacchetto Mobilità”, presentato dalla Commissione UE nel giugno del 2017, che comprende norme sulle condizioni di lavoro dei conducenti, regole sul distacco per i trasporti internazionali e l’accesso al mercato dei trasporti.

Proprio in occasione del Consiglio Ue dei Ministri dei Trasporti, Confartigianato Trasporti con il Presidente Genedani ed il Segretario Lo Monte ha partecipato a Bruxelles dapprima all’Assemblea Generale dell’UETR e poi ad un serie di incontri bilaterali con gli europarlamentari italiani Isabella De Monte e Daniela Aiuto, in cui si sono analizzati i riscontri emersi dal compromesso e gli scenari che si vanno delineando per i provvedimenti del Pacchetto Mobilità I.

“No a facili entusiasmi, l’accordo notturno del Consiglio Ue è un compromesso con luci ed ombre” sostiene il Presidente Amedeo Genedani.

Nonostante l’impegno del Ministro Toninelli ad aver tenuto la barra dritta sui principi della Road Alliance contro la concorrenza sleale e per regole più chiare per tutti gli operatori comunitari, pare che il testo finale presenti alcuni elementi controversi per l’autotrasporto italiano. Se da un lato è stato fermato ogni tentativo di liberalizzazione selvaggia del cabotaggio proposta dalla Commissione, nonostante il divieto di riposo in cabina, dall’altro il difficile meccanismo di controllo in tema di distacco e le nuove ipotesi di riposi settimanali rischiano di rendere inefficace e vana la lotta al dumping sociale perché per esempio non si prevede l’obbligo di ritorno del veicolo nel Paese di origine.
Le perplessità del mondo dell’autotrasporto potranno essere fugate solo dopo un’attenta analisi dei testi, ma la palla passa adesso al Parlamento Europeo, dove il 10 Gennaio prossimo la Commissione Trasporti voterà sulla normativa sociale del Pacchetto.

“Ci aspettiamo – conclude Genedani – che gli europarlamentari italiani di tutti gli schieramenti recepiscano le istanze della categoria per un reale bilanciamento tra concorrenza leale e competitività”.


06/12/2018

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06 Dicembre 2018