Noleggio con conducente: la Corte Costituzionale si esprime sulla rimessa
La Corte Costituzionale con sentenza n. 56 pubblicata nei giorni scorsi ha sancito che l’obbligo di rientro in rimessa dopo ogni servizio è illegittimo in quanto sproporzionato ed irragionevole rispetto agli obiettivi di regolazione della concorrenza e che il Legislatore non ha rispettato i limiti di adeguatezza e proporzionalità rispetto agli obiettivi attesi.
Pertanto chi svolge il servizio di noleggio con conducente non può essere obbligato a rientrare in rimessa prima di cominciare ogni nuova prestazione.
La Corte ha perciò dichiarato incostituzionale il Decreto Legge 135 del 2018 nella parte in cui prevede tale obbligo.
La sentenza rappresenta un passo verso una maggiore chiarezza – sempre auspicata dalla nostra Associazione – sulla norma di riforma della Legge n. 21 che non ha avuto una adeguata riflessione da parte del Governo Conte.
Occorre però approfondire maggiormente il testo della sentenza perché sussistono risvolti complessi e si aprono scenari nuovi per l’attività degli NCC.
Infatti, ad esempio, occorre valutare l’introduzione definitiva della possibilità di sottoscrivere dei “contratti a tempo” che permettano agli operatori di agire con continuità e regolarità rendendo efficiente il lavoro del noleggiatore.
Inoltre, occorre porre mano al tema delle “rimesse” per dare omogeneità nazionale alle diversità regionali che sono introdotte a livello territoriale ed infine ricordiamo agli interessati che Confartigianato Trasporto Persone – a suo tempo – aveva richiesto un monitoraggio relativo all’attuazione della riforma che nonostante gli impegni ufficialmente presi non è stato svolto.
Si allega comunicato stampa della Corte Costituzionale ove vengono evidenziati i punti cardine della sentenza.