Logistica, Confartigianato Trasporti: appello a tutti i soggetti della filiera per garantire la sicurezza dei lavoratori dell’autotrasporto
A seguito della definitiva conversione in legge del Decreto 21 maggio 2025 n. 73 in materia di trasporti e infrastrutture, convertito in Legge 18 luglio 2025 n. 105, contenente importanti norme per il comparto dell’autotrasporto, si sono purtroppo diffuse difformi interpretazioni che stanno creando non poca confusione sui territori e tra gli operatori.
Tralasciando i motivi per cui vengono diffuse false ricostruzioni normative, o addirittura incentivate pratiche derogatorie per sfuggire alle nuove norme, è doveroso fare chiarezza e ristabilire la verità su quanto avvenuto e raccogliere la più ampia condivisione per l’applicazione efficace delle regole che sono diventate legge vigente dello Stato italiano.
Già da qualche anno Confartigianato Trasporti e le altre federazioni di Unatras, che rappresenta la quasi totalità dell’autotrasporto italiano, hanno messo sul tavolo del confronto politico con il Governo la necessità di emanare dei provvedimenti normativi per garantire la piena regolarità e legalità nel corretto svolgimento dei servizi operati dalle imprese di autotrasporto.
Dopo svariati incontri e confronti sulle proposte avanzate dalle categorie, il Ministero Infrastrutture e Trasporti ha provveduto alla stesura di alcune norme che, dopo attenta verifica istruttoria legislativa sono state inserite nell’apposito DL Infrastrutture approvato dal Consiglio dei Ministri e successivamente convertito dal Parlamento italiano in Legge.
Guardando specificamente all’art. 4 del suddetto decreto-legge è chiara ed inequivocabile la volontà del legislatore che mira a “garantire la continuità dei servizi di autotrasporto”.
Le norme su tempi di attesa al carico e scarico della merce e tempi di pagamento sono state sostenute e volute per correggere quelle storture, ormai spesso diventate prassi consolidata, di considerare l’autotrasporto l’anello debole di una catena su cui scaricare le inefficienze del comparto logistico e, allo stesso tempo, gli si chiede di essere performante e ‘costare poco’.
E’ bene evidenziare, a beneficio di tutti, che la situazione creatasi è insostenibile ed incompatibile con la sottoscrizione di CCNL e accordi collettivi di lavoro, con protocolli di legalità e sicurezza per lavoratori ed autisti, con la sicurezza stradale, con il rispetto delle normative sociali.
Ecco perché bisogna considerare le norme approvate un tassello fondamentale nella costruzione di una relazione di filiera in cui tutti i soggetti vengono valorizzati, a cominciare dagli autotrasportatori che sono coloro i quali garantiscono la mobilità delle merci e l’approvvigionamento ed il rifornimento delle industrie, dei siti produttivi, delle logistiche, dei centri di distribuzione di qualsiasi tipologia merceologica.
Ecco perchè Confartigianato Trasporti ritiene indispensabile che tutti i soggetti della filiera, in primis agli autotrasportatori, si adoperino per la piena applicazione delle prescrizioni normative e le considerino una grande conquista sindacale a tutto vantaggio della regolarità del mercato, a tutela della salute dei lavoratori e della sicurezza stradale e sociale.
Le norme in questione sono direttamente applicabili ed efficaci e, per precisa volontà del legislatore, non derogabili dall’autonomia contrattuale delle parti.
Ristabilire un corretto equilibrio contrattuale significa che tutti i soggetti facciano la propria parte e si creino le condizioni per lavorare al meglio, riacquisendo da parte dell’autotrasporto quella dignità che troppo spesso è stata calpestata.
