La Nuova Sardegna – Sassari. Paralisi motorizzazione: ci si affida alla Croce rossa
Il Ministero potenzia gli organici dell’ufficio con un ex amministrativo della Cri Ma servono almeno altre 5 persone per far funzionare la struttura di Sassari
di Paoletta Farina
SASSARI È arrivata la Croce Rossa in soccorso della Motorizzazione civile sassarese. Ma non è ancora bastato a risolvere i problemi di tempi lunghi agli sportelli che continuano ad esasperare l’utenza, di ritardi negli esami della patente e nelle revisioni degli automezzi.
Dopo i disagi degli ultimi mesi e le ripetute richieste provenienti dalla direzione per consentire un più rapido disbrigo delle pratiche, impossibile al momento vista l’esiguità dell’organico, ecco che a rimpinguarlo c’è da qualche tempo un ex dipendente della gloriosa organizzazione internazionale a sua volta soggetta a tagli del personale.
Può il lavoro di una sola persona dare una svolta all’ingorgo che quotidianamente si forma nell’ufficio? Ovviamente no, nonostante l’impiegato, uscito dai ranghi dell’amministrazione Cri regionale, faccia il suo meglio.
Perché alla Motorizzazione civile mancano almeno cinque persone affinchè non si ripetano le odiose file e le tensioni tra chi è in attesa di raggiungere lo sportello.
Al momento resta ancora ridotto l’orario e il numero di sportelli aperti all’utenza. Fino ad otto anni fa, infatti, i dipendenti dell’ufficio (che fa capo al ministero dei Trasporti), tra impiegati ed esaminatori, erano 34, adesso si sono ridotti appena a 14. Un taglio draconiano del personale, perché da vent’anni chi va in pensione non viene sostituito.
E invece per far andare più speditamente le cose, servirebbero almeno cinque impiegati. Così, l’unità arrivata mette solo una piccola pezza. Ma è questa l’unica soluzione trovata dal ministero alla situazione di estrema difficoltà in cui si trova la Motorizzazione sassarese.
Un problema purtroppo comune ad altre sedi provinciali sarde. Non se la passa bene, infatti, neanche Nuoro. E in generale è tutta l’isola che piange perché anche a Oristano e Cagliari si devono fare le nozze con i fichi secchi.
A questo punto non si capisce più se il ministero di Graziano Del Rio abbia intenzione di eliminare definitivamente un disagio che si trascina da troppo tempo.
Allo stesso direttore regionale della Motorizzazione, Marco Pes, che guida anche la sede di Sassari, è stato dato incarico di compiere un censimento tra il personale della Croce Rossa in esubero che potrebbe essere assorbito dove le carenze di organico sono più stringenti.
Come è noto, si era parlato di trasferimento alle Motorizzazioni di impiegati delle Province, enti ormai disciolti, che avevano competenze in materie di trasporti e quindi dipendenti con le professionalità necessarie.
La Regione, dopo le proteste, ha annunciato di avere già in corso trattative con il ministero da due anni per risolvere la questione incorporando il personale nell’amministrazione regionale.
Ma, essendo la Sardegna regione a statuto speciale, aveva detto l’assessore Massimo Deiana, si tratta di un procedimento lungo e complesso. Insomma, bisogna aspettare.
Anche il governo è stato coinvolto sul caso Sassari e della Sardegna più in generale, ma siamo a ottobre e niente si muove. Cittadini e operatori privati, come le autoscuole, sono fortemente penalizzati, senza contare i problemi di sicurezza che comporta essere costretti a fare la revisione di un automezzo con un anno di ritardo.
Ma evidentemente non sembra una cosa importante.
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04/10/2016