IN ATTESA DELLA SENTENZA EUROPEA SUI “COSTI MINIMI”
Probabilmente il prossimo 4 settembre la Corte Europea di Lussemburgo si pronuncerà sulla compatibilità delle norme italiane relative ai “costi minimi” con quelle europee. Sapremo se, in tutto o in parte, la contestata norma nazionale sia di diritto conciliabile con quella europea.
Confartigianato Trasporti ha sempre difeso il principio e l’applicazione dei “costi minimi per la sicurezza”, lo ha fatto a livello nazionale sia nei confronti di altre associazioni dell’autotrasporto merci sia nel confronto con il Governo.
Lo ha fatto in Europa attraverso la propria associazione di rappresentanza UETR, lo ha fatto nelle Corti di Giustizia e assieme ad altre associazioni, lo ha fatto sui quotidiani d’informazione.
Confartigianato Trasporti è convinta dell’importanza per la categoria e del valore decisivo dei “costi minimi” per la completa attuazione della riforma del settore varata nell’ ormai lontano 2005.
Siamo fiduciosi, afferma il Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani, di una positiva sentenza perché, come ha affermato un giudice italiano: “I costi minimi sono un elemento imprescindibile senza il quale anche le ulteriori forme di controllo da parte delle Autorità a ciò adibite non potrebbero avere una effettiva e reale incidenza“.
La giurisprudenza sempre più spesso coglie la vera natura dei “costi minimi” e cioè quella di tutelare la sicurezza di tutti e non uno strumento per reintrodurre le tariffe obbligatorie, come sostiene la committenza.
Speriamo, conclude Genedani, che il Ministro Lupi e il Sottosegretario De Caro sostengano fino in fondo non solo il principio giuridico e sociale ma la vera e reale attuazione della norma che tra l’altro contribuisce a gestire positivamente il bilancio pubblico.
Roma, 27 agosto 2014