06
Novembre

Il Presidente Genedani: non si possono fare politiche con due velocità differenti, servono subito regole chiare

Confartigianato Trasporti non valuta in modo negativo il pacchetto di proposte presentato ieri durante l’incontro al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ma ritiene che ci siano alcuni punti da approfondire nel merito. 

“Innanzitutto – dichiara il Presidente Amedeo Genedani   –  a nostro avviso le proposte presentateci dal Capo di Gabinetto, Dott. Bonaretti e dal Sottosegretario Del Basso De Caro possono essere valutate positivamente per diversi punti: il mantenimento dei 250 milioni annuali per il settore, compresi gli investimenti per l’acquisto di veicoli Euro 6, il rifinanziamento della Sezione speciale per l’autotrasporto del Fondo di Garanzia per 15 milioni come da noi richiesto subito dopo l’esaurimento delle risorse, ma anche gli incentivi per gli autotrasportatori per il “Marebonus”  e “Ferrobonus” , tanto per citane alcuni, vanno nella direzione da noi auspicata, ossia la possibilità concreta di poter sostituire mezzi vetusti e garantire quindi maggior tutela della sicurezza e dell’ambiente. 

Non dimentichiamo anche il mantenimento, fino al 2018, della riduzione delle accise per i mezzi Euro 3 anche se avremmo auspicato e ribadito al tavolo del Governo una più “graduale” eliminazione dai benefici per quanto concerne i mezzi Euro 2. 


Infatti ciò non può essere fatto dall’oggi al domani, senza riconoscere alle imprese una marginalità nel reddito aziendale che possa facilitare gli investimenti in nuovi veicoli più sicuri e meno inquinanti.

 

Purtroppo dobbiamo evidenziare che diversi  punti sottoposti al Governo non sono stati, a nostro parere, soddisfatti: ci aspettavamo in primis  quelle  regole chiare per il rispetto dei tempi di pagamento, che chiediamo da tempo e che noi riteniamo vitali per il comparto. 

 

Inoltre gli autotrasportatori attendevano, assieme alla misura per la  decontrbuzione a carico dell’impresa  per i conducenti che esercitano attività internazionale con veicoli equipaggiati con cronotachigrafo digitale,  anche un’azione forte e certa per la lotta al cabotaggio irregolare e al dumping sociale, fenomeni che stanno distruggendo il mondo dell’autotrasporto. 


Noi riteniamo che  le due misure debbano andare di pari passo.


Questi, insieme ad altri,  sono temi importantissimi sui quali vogliamo  insistere, rimarcando un concetto, che crediamo comune: senza regole certe, controlli stringenti e continui, le misure positive rischiano di perdere la loro potenzialità ed efficacia. 

 

Per questo chiediamo un ulteriore sforzo al Governo: al fine di garantire maggiore competitività alle nostre imprese occorre fare un ulteriore, ma vitale, passo in più nel tutelare il comparto dell’autotrasporto in ambito nazionale.

 

Altrimenti, misure come la decontribuzione, o l’istituzione di  fondi, risultaranno insufficienti. Non si possono fare quindi  riforme e politiche con due velocità differenti: incentivi e regole devono procedere sempre affiancate.

 

 

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06/11/2015


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06 Novembre 2015