CONFARTIGIANATO TRASPORTI: “SALVIAMO LE IMPRESE DI AUTOTRASPORTO ITALIANE”
Sono sempre più numerose le imprese dell’autotrasporto che chiudono a causa della crisi: è questa la situazione allarmante emersa dalle numerose assemblee organizzate da Confartigianato Trasporti in tutta Italia per illustrare il pacchetto della “controriforma” dell’Autotrasporto con l’approvazione della Legge di Stabilità 2015.
Un quadro che incide pesantemente sul settore, già messo a dura prova dalla concorrenza sleale, e che il Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani ha imputato alla carenza di una efficace azione sia politica, sia amministrativa nel campo sociale dell’Autotrasporto.
Confartigianato Trasporti è convinta che, per superare questa grave fase di stallo sia necessario agire immediatamente su tre fronti:
– LOTTA AL CABOTAGGIO IRREGOLARE: l’uso distorto del cabotaggio effettuato da imprese estere (o presunte tali) deve essere combattuto attraverso capillari sistemi di monitoraggio su strada. La situazione è a oggi fuori controllo e l’attività, spessissimo illegale, si è espansa in tutto il territorio nazionale assumendo connotati drammatici.
– DISTACCO TRANSNAZIONALE: occorre applicare e se possibile migliorare la legislazione europea in tema di distacco transnazionale dei lavoratori supportando da un lato il pieno rispetto del principio della libera circolazione nei Paesi dell’Unione Europea, dall’altro l’applicazione di leggi e contratti di lavoro del Paese in cui opera il vettore. L’esempio da seguire deve essere quello della Francia, dove nelle ultime ore un Prefetto ha deciso di escludere una società di autotrasporto portoghese dall’attuare attività di cabotaggio nell’intero territorio nazionale per dodici mesi.
– SALARIO MINIMO: in questo caso l’esempio da seguire è quello tedesco (già in vigore), oltre a quello francese (in fase di approvazione). La Germania, infatti, si è dotata di una legge sul salario minimo in applicazione dal 1° gennaio 2015. A Fiuggi, nel mese di ottobre scorso, si era ribadita questa necessità di intervento. Non lasciamo cadere nel vuoto l’appello delle Associazioni presenti.
«Chiediamo al Presidente del Consiglio Matteo Renzi di prendere decisioni immediate nell’ambito sociale dei trasporti», commenta il Presidente Genedani. In particolare, il numero uno di Confartigianato Trasporti si è dimostrato molto critico in merito al trattamento dei lavoratori autisti e sui maggiori costi che ricadono sui datori di lavoro delle imprese di autotrasporto.
«Gli autotrasportatori artigiani che hanno sempre difeso i diritti dei propri lavoratori si trovano ora a subire un pesante dumping sociale causato da questo “non fare” – aggiunge Genedani. – Eppure, una legge sul controllo del cabotaggio abusivo c’è: peccato che non sia applicata. Esiste poi una legge europea applicabile in Italia per regolare il distacco transnazionale, ma anche questa rischia di restare chiusa in un cassetto. Non si dimentichi, infine, che c’è una legge che impone il pagamento dei corrispettivi per il trasporto in tempi certi, ma non è applicata.
E allora – conclude Genedani – non dobbiamo continuare ad aspettare. Al contrario, se attendiamo, a morire saranno le imprese artigiane. E a quel punto nessuno potrà dire che non si tratta di una seria questione sociale. Noi non lasceremo mai sole le imprese, questo è un dato di fatto che contraddistingue Confartigianato Trasporti».
24/02/2015