09
Gennaio

Confartigianato Trasporti: l’azione di Governo indirizzata a rimettere l’autotrasporto sulla buona strada


Con l’approvazione della Legge di bilancio per l’anno 2019 il
Governo ha dimostrato sensibilità nei riguardi dell’autotrasporto italiano
sostenendo le principali richieste di CONFARTIGIANATO TRASPORTI, avanzate con
forza nei mesi scorsi.



Nella manovra sono state infatti raccolte diverse
sollecitazioni su alcune problematiche pendenti da tempo e poste le basi per
una programmazione di interventi nel lungo periodo.

Di seguito una
descrizione delle misure specifiche previste per
l’autotrasporto.

Sterilizzazione aumenti accise
Eliminazione
riduzione 15% rimborso accise gasolio per autotrazione

Tra le
misure previste, il Governo ha agito in particolare con decisione ed abilità per
smontare “la morsa a tenaglia” introdotta da norme degli anni precedenti in
materia di accise. Se da un lato è stato sterilizzato l’aumento generalizzato
delle accise, dall’altro è stato disinnescato il taglio del 15% al rimborso
delle accise del gasolio per l’autotrasporto conto terzi e conto proprio che
sarebbe intervenuto dal 1.1.2019.

E’ evidente che il beneficio derivante
da tale norma costituisca un risultato sorprendente per la categoria
dell’autotrasporto. Il Governo raccogliendo le istanze manifestate da
Confartigianato Trasporti ha scongiurato anche per il 2019 qualsiasi taglio al
rimborso accise per tutte le motorizzazioni di veicoli, che avrebbe messo in
forte difficoltà migliaia di micro e piccole imprese di autotrasporto che in
questi anni di crisi e perdita di competitività non sono riusciti a cambiare i
veicoli ed innovare il parco mezzi.
Come era stato promesso dal Ministro
Toninelli e dal ViceMinistro Rixi, il Governo ha dimostrato attenzione per la
tenuta del settore che paga il più alto costo del gasolio in Europa e da anni
versa in condizioni di perdurante crisi.
Su questo fronte l’azione sindacale
di Confartigianato Trasporti è stata particolarmente incisiva e tesa a difendere
il principio che non si può intervenire sulle “accise” per perseguire un
obbiettivo ambientale, che deve invece essere perseguito con specifici ed
appositi strumenti ad esso finalizzati.

A tal proposito, la proposta di
Confartigianato Trasporti, sposata dal Ministro Toninelli, per l’istituzione del
Fondo ad hoc per il rinnovo del parco veicolare merci col duplice obiettivo di
sostenere l’innovazione e transizione ecologica imposta dagli accordi sul clima
di Parigi e garantire maggiore sicurezza, è stata recepita in un apposito
emendamento della maggioranza approvato alla Camera e poi, anche a seguito della
trattativa con la Commissione Ue per il ridimensionamento delle misure per
contenere il deficit annuale, purtroppo non incluso nella versione definitiva
della Bilancio.

Per la categoria è necessario che il Governo si impegni
da subito a riproporre nei prossimi provvedimenti il fondo nazionale per il
rinnovo del parco veicoli che stimolerebbe gli investimenti e creerebbe una
strategia di sviluppo e di tutela ambientale di lungo periodo per il settore. E’
imprescindibile, infatti, stimolare e sostenere gli investimenti per
l’innovazione e la sicurezza con l’obiettivo della tutela ambientale prima di
pianificare parallelamente qualsiasi intervento che disincentivi l’utilizzo
delle motorizzazioni più inquinanti.

A tal fine è sacrosanto che il
Governo attui il principio comunitario del “chi più inquina più paga”, che non
deve esser confuso maldestramente o dolosamente con la sospensione di incentivi
a chi, non avendo la redditività per investire verrebbe conseguentemente
penalizzato se non addirittura espulso dal mercato del lavoro.



Conferma risorse strutturali (240 milioni di euro)

Vengono riconfermate le risorse strutturali per il settore (240 milioni di
euro) destinati a: incentivi agli investimenti, rimborsi pedaggi autostradali,
deduzioni forfettarie per le spese non documentate e deduzioni per il contributo
al servizio sanitario nazionale, incentivi per la formazione.

Nella
manovra di bilancio 2019 l’autotrasporto è destinatario di norme relative a due
tematiche urgenti per il settore: le revisioni dei veicoli pesanti ed i
conducenti.


Affidamento delle revisioni dei mezzi pesanti ai
privati

Viene finalmente introdotto il principio che l’intrapresa
privata possa eseguire le pratiche di revisione periodica dei veicoli pesanti.
Questo è un risultato storico che Confartigianato Trasporti chiede da anni come
misura per ridurre l’ingolfamento degli uffici delle motorizzazioni civili
diminuendo i costi di gestione della P.A., garantire sicurezza e competitività
alle imprese di trasporto, abbattere ritardi e costi per i vettori che eseguono
trasporto internazionale. Tale norma, che necessita adesso delle relative
disposizioni attuative, è innovativa e foriera di importanti sviluppi economici
per l’intero comparto delle PMI.


Incentivi giovani
conducenti settore autotrasporto merci 2019-2020

Con riguardo ai
conducenti vengono introdotti incentivi per gli anni 2019 e 2020 in favore di
giovani conducenti (che non abbiano superato i 35 anni d’età) nel settore
autotrasporto merci, prevedendo il rimborso del 50% delle spese sostenute per il
conseguimento della patente e delle abilitazioni professionali per la guida dei
veicoli destinati all’esercizio dell’autotrasporto conto terzi. Il rimborso è
erogato dall’impresa di autotrasporto che recupera tale rimborso attraverso una
detrazione non superiore a 1.500 euro per ciascun anno.
A nostro parere, il
complesso problema della mancanza di conducenti – però – potrà essere
definitivamente risolto soltanto con l’equo riconoscimento ai vettori del
“prezzo” del trasporto e del suo certo “tempo di pagamento” da parte di
committenti.

La categoria, infine, plaude ai risultati ottenuti dal Ministro Danilo Toninelli in merito alla sospensione di sei mesi degli incrementi dei pedaggi autostradali sul 90% della rete. Da diversi anni, Confartigianato Trasporti
lamenta il costante aumento dei pedaggi che arriva puntuale ad ogni inizio
d’anno ad aggravare le già pesanti condizioni di competitività degli operatori
professionali e soprattutto non ha corrispondenza nell’adeguamento
infrastrutturale, negli investimenti e nella manutenzione della rete
autostradale che le concessionarie devono garantire.

Sulle questioni
ancora irrisolte così come su un serio piano di contrasto ai fenomeni di
concorrenza sleale, dumping sociale ed abusivismo soprattutto dei vettori
esteri, l’azione sindacale di Confartigianato Trasporti non abbasserà la guardia
e metterà l’interesse esclusivo delle imprese rappresentate al centro di
qualunque rivendicazione.

L’auspicio è che l’attenzione del Governo nei
confronti delle problematiche dell’autotrasporto italiano non si fermi a questo
punto e si prosegua sul percorso intrapreso di confronto serrato con le
associazioni di categoria per attuare un piano di riforma del settore che
favorisca il recupero di dignità, competitività e crescita delle imprese.



09/01/2019

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09 Gennaio 2019