09
Ottobre

Confartigianato Trasporti: “incentivi agli euro 6: un’occasione mancata”

“Puntare con decisione a incentivi che favoriscano l’acquisto di veicoli Euro VI”. Questo è il messaggio che Confartigianato Trasporti lancia al Governo dopo la pubblicazione dei dati emersi dall’analisi sull’età del parco circolante italiano di autocarri pesanti condotta dal Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aci. 

A causa della crisi economica l’età media raggiunge i 16 anni tra i veicoli oltre le 16 tonnellate e  19 anni se si considerano i veicoli con massa complessiva  da 3,5 a 16 tonnellate.

“Sono dati significativi e allo stesso tempo molto allarmanti  – dichiara il Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani – poiché confermano i nostri timori.  A questo punto serve urgentemente che il Governo studi soluzioni che possano portare a uno “svecchiamento” del parco circolante dei veicoli pesanti del nostro Paese.

Purtroppo nel Decreto Ministeriale prot. 322 del 29 settembre scorso, rigardante l’erogazione dei contributi per investimenti da parte delle imprese di autotrasporto, non sono previste agevolazioni per veicoli Eurto VI. Un’amara sorpresa rispetto alle intese definite in precedenza, che abbiamo, anche come Unatras, subito contestato”.

Apprezziamo molto, invece, la scelta di finanziare i veicoli con motori cosiddetti “green”, ma purtroppo mancano ancora nel nostro territorio un numero sufficiente di punti di rifornimento: occorreva, come da accordi, inserire entrambe le misure.

Per la Confartigianato Trasporti, si ritene necessaria la scelta di puntare sull’innalzamento degli standard qualitativi e di sicurezza delle aziende di autotrasporto e sull’ottimizzazione della catena logistica attraverso una politica di investimenti strutturali per il rinnovo e l’adeguamento tecnologico del materiale rotabile, poter poi valorizzare tale politica anche tramite premialità per quelle imprese che effettuano investimenti tramite Reti di imprese, che consentano l’aggregazione su programmi di rinnovo delle flotte ed innalzamento degli standard ambientali, di sicurezza e logistici.

Si pensi che, con dati riferiti a fine  settembre 2013 (fonte ANFIA), il 64,5 % dei veicoli con peso totale a terra superiore a 3,5 tonnellate era di classe Euro 0, 1 e 2 (fino a 3,5 t, la percentuale per le medesime classi era del 42%).  

Ma evidenziato un problema, occorre trovare una pronta soluzione che sinteticamente si ritiene possa essere quella di favorire, tramite incentivi da parte dello Stato, l’acquisto di veicoli Euro 6 e poter permettere alle imprese del comparto, che ricordiamo attraversano una situazione di grave crisi economico-finanziaria, di accedere a finanziamenti ricorrendo, ad esempio, al Fondo di Garanzia che, nonostante i nostri appelli, deve essere ancora rifinanziato.

Rimane inoltre ancora troppo bassa la “fiducia” delle aziende del comparto riguardo ad una ripresa del settore: questa va stimolata per ridare nuova linfa all’acquisto di mezzi e investimenti in generale.

Le imprese italiane dell’autotrasporto vogliono essere competitive, ma per abbassare l’età media dei veicoli occorrerà molto  tempo e sopratutto scelte politiche ben mirate, perchè la nostra volontà è di rendere  più efficiente e meno inquinante il parco veicolare. Questa, però, deve essere una scelta condivisa anche dalle Istituzioni.

 


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09 Ottobre 2015