24
Aprile

Comunicato di Confartigianato Trasporti – La Sicilia non è sola

Povera Sicilia, ennesima vittima di uno Stato che non adempie ai propri compiti. Nell’arco degli ultimi 5 anni (2009-2014) si osserva una marcata selezione delle imprese dell’Autotrasporto siciliano che scendono a (-14,6%). 

Il calo della produzione manifatturiera nel corso di due cicli recessivi ravvicinati (2008-2009 e 2012-2013) fa scendere la domanda di trasporto merci in Sicilia (-10,3%) rispetto al livello nazionale (-9,2%).
Tra il 2014 e il 2010 il calo cumulato del numero dei dipendenti è stimato nel -2,6% per il totale delle imprese del settore, pari a 24.450 dipendenti in meno mentre la componente artigiana arriva ad una flessione cumulata molto più accentuata e pari al -15,8%, pari a 11.430 dipendenti in meno.
L’autotrasporto siciliano è paralizzato.
L’Ecobonus che aveva garantito la percorribilità delle merci siciliane non è più finanziato, la chiusura dell’autostrada Palermo-Catania a causa di un movimento franoso ha ricondotto all’uso delle mulattiere, spaccando l’isola ed il settore è pronto alla mobilitazione.
Dopo il crollo del viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento, ceduto pochi giorni dopo la sua inaugurazione e dopo la chiusura di un tratto della Salerno-Reggio Calabria per un altro crollo i camionisti sono esasperati.
Le inefficienze e le negligenze dello Stato ricadono  sugli operatori economici dell’isola per cui la Confartigianato Trasporti ha  chiesto, assieme alle altre associazioni di categoria al Ministro Delrio un incontro urgente.
Gli  autotrasportatori siciliani vogliono risposte chiare, semplici e immediate.
Le imprese del nostro comparto non ce la fanno più a far fronte a questa situazione e le Istituzioni debbono occuparsi delle aziende che stanno soffrendo, oltre che la crisi economica, anche questa situazione che sta mettendo letteralmente in ginocchio l’economia dell’isola.
L’emergenza viabilità della Sicilia rischia di far chiudere la “saracinesca” a centinaia se non migliaia di imprese che già faticano a sopravvivere.
Non è possibile continuare così.
 
Le proposte della Confartigianato Trasporti  sono molte chiare:
 
–   Esonero dei pedaggi autostradali per la tratta in questione per il periodo necessario per il ripristino dell’infrastruttura;

–   Utilizzare i porti della Regione in particolare quelli di Trapani, Termini Imerese e Messina al fine di creare una mobilità sostenibile volta a decongestionare il traffico dei mezzi pesanti sulla Palermo-Messina, attualmente unica via di collegamento fra la Sicilia occidentale e quella orientale. 

In questo momento il percorso via mare ci appare  una valida alternativa per evitare ingorghi e lunghe file. Questo, soprattutto in vista della stagione estiva, quando il flusso di mezzi  sarà maggiore. In attesa che venga realizzata la bretella, la Regione siciliana potrebbe mettere a disposizione per il trasporto merci i traghetti dell’Isola che eseguirebbero, ad esempio, le tratte  Trapani-Messina e Termini Imerese- Messina;

–   Ripristino dell’Ecobonus;

–   L’eliminazione dei divieti di circolazione per i trasporti necessari a far giungere i prodotti nel resto d’Italia (si invitano anche  i Prefetti a concedere  deroghe per i divieti).

Considerato inoltre  che il blocco del traffico provoca e provocherà danni ingentissimi oltre che l’aumento dei tempi di guida (e il conseguente rischio di forti sanzioni), per non parlare del danneggiamento delle merci come ad esempio i prodotti ortofrutticoli.  Non vorremmo che oltre al danno per gli operatori del trasporto, ci sia anche la beffa.

Inoltre un’ Assemblea è in programma a giorni: il nostro senso di responsabilità è fuori discussione e non vorremmo mai arrivare ad un fermo del settore che creerebbe ulteriori criticità, ma è tempo di agire.

 


Amedeo Genedani
Presidente di Confartigianato Trasporti

 

24/04/2015

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24 Aprile 2015