Certificato SOLAS per la pesatura dei container: ancora caos per le operazioni di autotrasporto nei porti
E’ drammatica la situazione nei principali porti italiani, dove le imprese di autotrasporto sono costrette all’immobilismo dall’incapacità di qualcuno alle prese con le difficoltà con le nuove regole previste dalla Convenzione Solas sulla pesatura dei containers.
Di seguito forniamo un breve aggiornamento sulle situazioni più critiche, dove le nostre strutture territoriali stanno seguendo gli sviluppi e fornendo pieno sostegno agli autotrasportatori coinvolti.
Ad Ancona sembra che un 50% dei contenitori arrivi pesato o munito di VGM compilato, ma risulta che tanti caricatori all’origine non sono ancora dotati di pese in loco.
In porto, allo stato attuale c’è una sola pesa ubicata all’interno del varco doganale, che in condizioni di normalità genera comunque attesa per i trasportatori.
Un’altra pesa è in via di installazione sempre all’interno del varco doganale, ma non sarà utilizzabile prima di fine luglio, con la speranza che possa alleggerire la situazione.
Durante i picchi di entrata al porto la fila di trasportatori raggiunge anche due ore di attesa con la conseguenza che il mezzo non riesce a fare il secondo viaggio, vitale per la sopravvivenza di artigiani e piccole aziende di autotrasporto marchigiani operanti nei tragitti medio-brevi.
Ci sono anche delle pese esterne ma se non viene accettata una sola pesata del veicolo, queste sono fuori mercato perché non è possibile entrare ed uscire dal porto sia per le percorrenze a vuoto che per i tempi richiesti per dette operazioni.
E’ necessario che vi sia lo scambio di informazioni sulle inefficienze che vengono registrate sia per gestirle che per evitare incomprensioni nella catena fra gli operatori spedizionieri, i clienti caricatori e vengano penalizzati gli autotrasportatori.
Sarebbe opportuno il riconoscimento delle pese mobili che movimentano i contenitori nelle aziende di carico in occasione della prese o del riempimento dei contenitori o nei terminals portuali.
E’ fondamentale giungere all’obiettivo di una sola pesata dato che la stesa circolare del Comando delle capitanerie di porto prevede l’acquisizione della tara in presenza di veicolo con semirimorchio evidenziato e quindi è del tutto inutile ripetere la tara dopo aver fatto la pesata del veicolo completo.
Se tutto ciò non dovesse esser preso in considerazione, gli autotrasportatori non potranno che prendere in esame l’applicazione di una tariffa accessoria per la pesatura, stante il maggior aggravio subito in termini di tempi e ricavi.
A Genova, a causa dei nuovi obblighi previsti per la pesatura dei containers, i ritardi hanno provocato per le imprese di autotrasporto una riduzione del 25% della loro produttività.
Dato che viene fuori stimando le code medie per le attese di circa 6 ore, che significa per l’autotrasporto una perdita di 500.000 euro al giorno.
L’applicazione dei nuovi obblighi ha visto scaricare sulle imprese di autotrasporto le inefficienze del sistema.
La situazione è paradossale: in molti casi il documento VGM relativo alla pesa arriva con molto ore di ritardo al sistema informatico dei terminals portuali, addirittura dopo rispetto ai camion.
Tutto ciò finisce per congestionare le operazioni e far collassare le aree pregate dove centinaia di mezzi attendono la luce verde. Ma oltre al danno la beffa per gli autotrasportatori in coda che, successivamente non possono ripartire, in quanto hanno già esaurito le ore di guida.
La mancata trasmissione telematica dei documenti di pesatura ha prodotto il blocco del sistema, paralizzato dalla complessità della filiera logistica che- secondo la norma- deve individuare lo shipper, colui che determina il peso del container.
L’autotrasporto chiede un’inversione di rotta: semplificazione operativa e garanzia per gli autotrasportatori di entrare regolarmente nel terminals per scaricare i contenitori.
La Spezia vive una situazione di disagio totale al varco portuale degli Stagnoni.
Si sta cercando attraverso un tavolo tecnico convocato in Autorità portuale di affrontare le criticità ma le associazioni dei trasportatori, oltrechè i sindacati di settore, sono sul piede di guerra e hanno avanzato diverse richieste per sbloccare i colli di bottiglia in cui la nuova regolamentazione SOLAS li ha costretti.
E’ necessario ridurre i tempi di attesa, avere certezze sui progetti di miglioramento viabilistica, migliorare la gestione del parcheggio degli Stagnoni e, soprattutto, istituire uno sportello ed una corsia per i mezzi già pesati all’origine.
A Trieste gli autotrasportatori, tramite i propri spedizionieri, ricevono “offerte” da terminalisti fuori porto che hanno l’opportunità di utilizzare le pese certificate, presenti nei loro piazzali.
A questo punto il trasportatore ha due possibilità:
– Si presenta al gate del terminal, acquista un gettone per l’utilizzo della pesa “Self Service”, riceve regolare ricevuta non fiscale si posiziona sulla pesa e stampa il cedolino di peso emesso dal terminale. Questo metodo comporta la totale assunzione di responsabilità da parte del trasportatore, che gli consente di determinare il VGM per differenza fra peso lordo e le tare del mezzo (gasolio, trailer, motrice, accessori, ecc.)
– Il cliente si registra al portale del Terminal, con le credenziali inserisce ordine di pesatura con identificazione del container.
All’arrivo al Terminal il trasportatore si presenta in area magazzino (deve rimanere in cabina per tutta la durata delle operazioni), si reca in pesa con l’aiuto di un operatore del terminal; determinato il peso lordo porterà il camion presso area attigua dove avverrà lo scarico del container.
A questo punto il trasportatore porterà il camion nuovamente in pesa per la determinazione della tara, per poi riposizionare il container sul semirimorchio.
Solo in questo momento riceverà la stampa del documento con indicato il VGM. Alla mail inviata inizialmente dal cliente verrà inviato in pdf il documento indicante il VGM, ma l’originale dello stesso viene consegnato in mano all’autista.
E’ inconcepibile che gli autotrasportatori sotto la propria responsabilità ritirino documentazioni di importanza così rilevante, quando invece deve gravare sui caricatori/shipper la responsabilità di farsi comunicare il documento VGM direttamente, e su questi dovrebbe ricadere il relativo aggravio di costo economico per la pesatura.
Nonostante la situazione diversificata sul territorio nazionale, le gravi criticità derivanti dall’applicazione della Solas stanno coinvolgendo quasi tutte le principali realtà portuali italiane e si riscontrano diversi problemi ovunque.
E’ necessario che l’autotrasportatore possa effettuare la propria attività di servizio di trasporto: arrivare in porto e scaricare il container con le modalità più semplici e veloci possibili, senza subire i ritardi e le inefficienze burocratiche.
Confartigianato Trasporti continuerà a seguire gli sviluppi e a denunciare tutti i casi in cui si stanno aggravando le già precarie condizioni di lavoro delle imprese di autotrasporto.
13/07/2016