Autotrasporto e cabotaggio nessuna retromarcia parla il Presidente Genedani
Come è possibile pensare che la Confartigianato Trasporti possa nella sostanza disconoscere una valutazione comune sulle distorsioni sociali che il fenomeno del cabotaggio ha provocato in tante parti del Paese ?. Eppure, c’è chi ritiene che l’unico messaggio politico serio sia quello di gridare sempre più forte. Confartigianato Trasporti è una organizzazione che opera con senso di responsabilità e conosce appieno le cause di molte tragedie umane ed imprenditoriali provocate dalle azioni di cabotaggio abusivo, illegale ed illegittimo.
Non trascineranno mai le imprese in azioni non opportunamente meditate e bene preparate per raggiungere i fini prefissi. Chi cerca scorciatoie ha il fiato corto , guarda ad un palmo dal naso senza essere cosciente della complessa realtà anche internazionale e soprattutto vuole subito senza il potere di disporre in proprio di soluzioni condivise e praticabili. Volere che il Governo ponga forzosamente rimedio a questioni di dimensioni continentali con la sola richiesta della moratoria sul cabotaggio senza il massimo coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali, economici e sociali significa, delegare in bianco ad altri con l’assenza di contenuti, procedure , tempi e metodi responsabilmente condivisi. Ciò è tanto vero, che questa politica è stata fatta propria dall’intero schieramento delle organizzazioni sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UILT-UIL le stesse chiedono infatti “un deciso intervento di tutte le associazioni di rappresentanza del settore, nessuna esclusa ” Confartigianato Trasporti ritiene corretto ampliare il consenso alla lotta contro il cabotaggio abusivo mettendo in essere contemporaneamente azioni già avanzate e in stato di definizione quali; l’inversione dell’onere della prova, dotare le pattuglie della Polizia Stradale di POS ( giacenti ancora oggi presso il Ministero degli Interni ) per incassare dal vettore estero non provvisto di contante, evitando – in tal modo – pratiche complesse quali il fermo amministrativo del veicolo con la relativa custodia delle merci trasportate. Inoltre, esistono altri interessanti sistemi come ad esempio; l’obbligo di utilizzare il nuovo telepass europeo di imminente introduzione per un costante monitoraggio nonché l’utilizzo del codice a barre stampigliato sui documenti di viaggio internazionali . Chiediamo al Governo di perseverare secondo lo schema delle richieste avanzate alla Commissione Europea da ben sette stati europei ( Italia, Germania, Francia , Spagna, Danimarca. Belgio e Finlandia ) che hanno chiesto ufficialmente , nello scorso mese di Dicembre, alla Commissione stessa ( doc, Mr.Kallas ) di stabilire un’unica e chiara interpretazione delle regole enunciate nel regolamento EC n. 1072/2009 al fine di assicurare un efficace controllo sull’esecuzione del cabotaggio e garantire; omogenee interpretazioni della norma, il corretto accesso alle operazioni di cabotaggio alle sole imprese dotate dei requisiti per il trasporto internazionale, il rispetto del numero delle operazioni eseguibili nella settimana e tutto ciò che è necessario mettere in essere per salvaguardare l’osservanza delle corrette regole di concorrenza nonché le opportune regole per prevenire il fenomeno del dumping sociale, Confartigianato Trasporti si propone, per queste ragioni, di coadiuvare lo Stato Italiano nell’azione intrapresa affinché sia al più presto raggiunto lo scopo prefissato. Per Confartigianato Trasporti comunque rimane aperto il problema di fondo rappresentato dal ruolo e dalle competenze OCSE nella politica del trasporto internazionale; che deve essere riformato privilegiando gli elementi per una corretta concorrenza nel mercato ( costo del lavoro, gasolio, tassazione, etc . ) anziché la completa e selvaggia liberalizzazione con l’abolizione delle autorizzazioni al trasporto internazionale.
Il Presidente
Amedeo Genedani
21/03/2014