24
Marzo

Autotrasporto e cabotaggio nessuna retromarcia parla il Presidente Confartigianato Trasporti Marche Marzocchi

Grandi preoccupazioni e movimento nell’autotrasporto di merci da tempo in crisi: rinviato il fermo dei vettori della Sicilia a mercoledì sulla base dei risultati dell’incontro indetto dal Ministro Lupi per domani pomeriggio.

Sempre domani sera è previsto un incontro fra le Associazioni dei trasportatori indetto dalla Confartigianato sul cabotaggio e sui problemi del settore. Relativamente al cabotaggio come è possibile pensare che la Confartigianato Trasporti possa nella sostanza disconoscere una valutazione comune sulle distorsioni sociali che il fenomeno del cabotaggio ha provocato in tante parti del Paese?. Eppure, afferma il presidente Confartigianato Trasporti Marche Elvio Marzocchi, c’è chi ritiene che l’unico messaggio serio sia quello di gridare sempre più forte. Confartigianato Trasporti è una organizzazione che non trascinerà mai le imprese in azioni non opportunamente meditate e bene preparate per raggiungere i fini prefissati. Chi cerca scorciatoie ha il fiato corto, guarda ad un palmo dal naso senza essere cosciente della complessa realtà anche internazionale e soprattutto vuole subito senza il potere di disporre in proprio di soluzioni condivise e praticabili. Volere che il Governo ponga forzosamente rimedio a questioni di dimensioni continentali con la sola richiesta della moratoria sul cabotaggio senza il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali, economici e sociali significa, delegare in bianco ad altri con l’assenza di contenuti, procedure, tempi e metodi responsabilmente condivisi. Ciò è tanto vero, afferma Marzocchi, che questa politica è stata fatta propria dall’intero schieramento delle organizzazioni sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UILT-UIL le stesse chiedono infatti “un deciso intervento di tutte le associazioni di rappresentanza del settore, nessuna esclusa“. Confartigianato Trasporti, aggiunge il segretario regionale Gilberto Gasparoni, ritiene corretto ampliare il consenso alla lotta contro il cabotaggio abusivo mettendo in essere contemporaneamente azioni già avanzate e in stato di definizione quali; l’inversione dell’onere della prova, dotare le pattuglie della Polizia Stradale di POS (giacenti ancora oggi presso il Ministero degli Interni) per incassare dal vettore estero non provvisto di contante, evitando pratiche complesse quali il fermo amministrativo del veicolo con la relativa custodia delle merci trasportate. Inoltre, esistono altri interessanti sistemi come ad esempio: l’obbligo di utilizzare il nuovo telepass europeo di imminente introduzione per un costante monitoraggio nonché l’utilizzo del codice a barre stampigliato sui documenti di viaggio internazionali. Chiediamo al Governo di perseverare secondo lo schema delle richieste avanzate alla Commissione Europea da ben sette stati europei (Italia, Germania, Francia, Spagna, Danimarca, Belgio e Finlandia) che hanno chiesto ufficialmente, in Dicembre, alla Commissione stessa di stabilire un’unica e chiara interpretazione delle regole enunciate nel regolamento al fine di assicurare un efficace controllo sull’esecuzione del cabotaggio e garantire omogenee interpretazioni della norma, il corretto accesso alle operazioni di cabotaggio alle sole imprese dotate dei requisiti, il rispetto del numero delle operazioni eseguibili nella settimana. Confartigianato Trasporti si propone di riformarlo privilegiando gli elementi per una corretta concorrenza nel mercato (costo del lavoro, gasolio, tassazione, etc….) anziché la completa e selvaggia liberalizzazione. Dall’incontro di domani ci aspettiamo risposte concrete anche su questo argomento

 

 

24/03/2014

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24 Marzo 2014