Attuazione della direttiva 2011/76/UE, che modifica la direttiva 1999/62/CE relativa alla tassazione a carico di autoveicoli pesanti adibiti al trasporto di merci su strada per l’uso di alcune infrastrutture
Normativa – decreto legisl. 04/03/2014 n. 43
In vigore dal 25.3.2014 le modifiche al decreto legislativo n. 7/2010 che detta disposizioni sui pedaggi e i diritti di utenza gravanti sugli autoveicoli pesanti, adibiti al trasporto di merci su strada per l’uso di alcune infrastrutture. In particolare: – vengono individuate le componenti del pedaggio negli oneri per l’infrastruttura per il recupero dei costi di costruzione, manutenzione, esercizio e sviluppo dell’infrastruttura, e negli eventuali oneri per i costi esterni finalizzati al recupero dei costi sostenuti in relazione all’inquinamento atmosferico o acustico dovuti al traffico la cui previsione comporta la comunicazione alla Commissione europea di determinate informazioni; – sono possibili variazioni del pedaggio in funzione della categoria di emissione EURO dell’autoveicolo e della fascia oraria in cui avviene la circolazione; – può essere differenziato l’onere per l’infrastruttura per ridurre la congestione e i danni all’infrastruttura, per l’ottimizzazione del suo utilizzo o per il miglioramento della sicurezza stradale; – nelle infrastrutture vengono considerate anche le autostrade in aggiunta alla rete stradale transeuropea; – la definizione di autoveicolo non contempla più l’uso esclusivo per trasporto merci; – sono espressamente comprese nei casi di riduzione o esonero dal pagamento dei pedaggi e diritti d’utenza le ambulanze in servizio di pronto intervento; – eliminato il limite temporale alla possibilità di applicare pedaggi e diritti d’utenza solo agli autoveicoli aventi un peso totale massimo a pieno carico autorizzato di almeno 12 tonnellate; – i diritti d’utenza sono proporzionati alla durata (annuale, mensile, settimanale o giornaliera) di utilizzo dell’infrastruttura, salva la previsione da parte del MIT di aliquote solo annuali per gli autoveicoli immatricolati in Italia; – la riscossione dei pedaggi deve limitare l’intralcio alla fluidità del traffico, in particolare devono essere evitati controlli e verifiche obbligatori alle frontiere interne dell’Unione; – gli introiti derivanti da imposizione degli oneri devono essere destinati all’ottimizzazione e alla maggiore sostenibilità dei trasporti; – il MIT invierà periodicamente una relazione sui pedaggi alla Commissione europea e alle Commissioni parlamentari competenti