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Marzo

Partito Democratico convegno sull’autotrasporto 25 marzo 2014

Al convegno del PD erano presenti numerose rappresentanze delle Associazioni Nazionali dell’Autotrasporto merci e diversi Onorevoli e Senatori del PD. I massimi dirigenti parlamentari del Partito Democratico sono intervenuti e di seguito riporterò in sintesi i contenuti ma purtroppo è mancata la conclusione finale della Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora nonché Responsabile dei trasporti del Partito.

Le conclusioni del convegno che ha dettato la linea del partito , in questa fase politica , sono state tratte dal Sen. Marco Filippi mentre l’introduzione è stata affidata al Presidente del Gruppo PD al Senato Sen . Luigi Zanda. In sostanza Zanda ha argomentato tre concetti: 1. Anche l’autotrasporto si deve fare carico così come il partito della tutela degli interessi generali; 2. Nella gestione quotidiana della politica istituzionale occorre cercare sempre la stabilizzazione del settore in sinergia con il ferro, l’acqua e l’intermodalità; 3. Serve un profondo chiarimento sui nodi strutturali del settore e definire i ruoli di ciascuno soggetto ( associazione o partito oppure sindacato ) ai fini dell’assunzione delle proprie responsabilità; La Senatrice marchigiana Camilla Fabbri componente della Commissione Commercio ed Industria ha criticato coloro che dedicano al settore attenzioni sporadiche mentre al contrario devono essere costanti e non di circostanza perché l’autotrasporto è sempre in trasformazione. Giudica superati gli “aiuti a spot”, la necessità di emanare un Testo Unico dell’autotrasporto ed invitato il Governo al pagamento dell’Eurobonus. Con il convegno odierno, ha affermato la Senatrice, il PD suggella l’impegno per una azione politica costante nei confronti del settore attraverso la costituzione di una cabina di regia affinché siano messi in connessione tutti i contributi utili alla qualificazione del settore. L’intervento della Direttrice di ANITA Giuseppina Della Pepa è stato razionale, puntuale ed a tratti sarcastico. La dirigente industriale ha riportato nel dibattito tre punti cardine: 1. Il rispetto delle regole specie quelle di derivazione comunitaria; 2. Il compito della politica di abbassare in particolare il costo del lavoro 3. L’impegno di tutti nel ricercare elementi capaci di rendere effettiva la competitività delle imprese e del sistema paese. Puntuale dell’elencazione dei costi e degli extracosti ha raccolto consensi individuando semplici esempi di risparmi nell’attività di gestione delle imprese . Sarcastico il giusto riferimento ad alcune prescrizioni burocratiche che ledono il buon senso comune. Centrale l’intervento del Vice Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Riccardo Nencini. Ha elencato diverse questioni dell’autotrasporto radicando la loro soluzione al contesto legislativo ed economico attuale. La politica del risparmio della spesa porterà ad un taglio di circa 20 milioni di euro ai fondi assegnati al settore mentre, sulla molto seria problematica del cabotaggio occorre lavorare sul miglioramento dei controlli ed inasprimento delle sanzioni. Deciso pure nel rispettare la corretta applicazione dei ” costi minimi” per tutta la filiera a partire dal “committente” mentre per l’integrazione al CDS devono essere appieno applicate le direttive in merito ai trasporti eccezionali. Sull’Ecobonus costante è il rapporto con il MEF e la soluzione sarà nel pomeriggio illustrata dallo stesso Ministro LUPI. Sui pedaggi invece ha espresso dei dubbi circa l’applicabilità di sconti al casello e perplessità sono state avanzate pure sul pagamento tramite telepass. Infine, con gentile chiarezza ed argomentata logica ha parlato del debito pubblico e di alcune azioni che possono nel medio periodo contenerlo. Portando come ad esempio l’accorpamento dei piccoli comuni così l’autotrasporto dovrebbe perseverare nell’integrazione anche a rete delle imprese. Viene esclusa la strutturazione e neppure la programmabilità triennale delle risorse destinate al settore. Atteso l’intervento della Presidente di CNA – FITA Cinzia Franchini la quale non ha mai citato il termine “cabotaggio” né quello della “clausola di salvaguardia” ma invece, concentrato l’analisi sulla necessità di un maggiore rapporto sinergico tra il momento politico e le rappresentanze economico – sociali. “Cambiare verso” l’appello della Franchini favorire le “connessioni” moltiplicare la “connettività” con il mondo della politica nell’interesse dell’autotrasporto e del paese. Il Sen. Giancarlo Sangalli della Commissione Bilancio è stato ed è un grande conoscitore dell’artigianato; già Segretario della CNA Emilia – Romagna e Nazionale Sangalli si è soffermato sul concetto di responsabilità che deve permeare l’attività ed il comportamento di tutti i soggetti specie quelli che operano nella Pubblica Amministrazione. Ciò è necessario al fine di uscire al più presto dall’attuale tragica situazione anche operando con innovazione ; come ad esempio costituendo maggiori reti d’impresa ma in particolare modo creando una vera e propria filiera politico sindacale complementare a filiere economico – sociali. Il Segretario Nazionale della FILT CGIL Giulia Guida ha illustrato la posizione del sindacato su molteplici aspetti tra i quali desideriamo sottolineare i seguenti: 1. Le imprese devono cogliere gli aspetti moderni del Contratto di Lavoro specie quelli riguardanti la trattativa di secondo livello; 2. Non può essere misconosciuto il principio della “corresponsabilità” che è il cardine di molta legislazione europea e nazionale; 3. Le imprese hanno l’impegno di realizzare una politica per l’integrazione e la crescita dimensionale delle stesse; 4. Lo stato non può più intervenire a pioggia ma deve farlo in modo selettivo a seconda degli obiettivi che si sono prefissati. Prima dell’intervento finale del Sen. Marco Filippi ha preso la parola il Sen. Salvatore Tomaselli della Commissione Commercio e Industria. L’intervento del Sen. Tomaselli si è concentrato sull’aspetto chiamato “immobiliare” rispetto alle analisi precedenti che interessavano l’organizzazione e la gestione d’impresa nonché il quadro istituzionale e politico dell’autotrasporto L’autotrasporto è un settore strategico ma va riformato affinché possa meglio integrarsi con il ferro e il mare per cui necessità di nuove infrastrutture; di qui il concetto di “immobiliare” Progettare e costruire, perciò, nuove infrastrutture, integrare le stesse è basilare per fare crescere la competitività del sistema. Quindi, una parte rilevante per il futuro dell’autotrasporto passa attraverso una politica fatta di strutture; dai porti agli interporti, dalle autostrade alle superstrade dai parcheggi alle stazioni in un quadro razionale ed efficiente senza doppioni né sovrapposizioni

 

26/03/2014

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26 Marzo 2014